Tore, un giovane napoletano, si innamora perdutamente di Margaretella, una ragazza capricciosa e manipolatrice. Ignorando i consigli degli amici, Tore inizia a spendere enormi somme di denaro per conquistarla, mettendo a rischio la stabilità economica della sua famiglia. Margaretella, però, lo tratta con disprezzo e ambiguità, alternando momenti di affetto a rifiuti sprezzanti. Questo comportamento porta Tore a trascurare i suoi doveri e a commettere azioni disperate, precipitando in una spirale di rovina personale e familiare.
“Dalla poesia dialettale di Libero Bovio musicata dal Gambardella che ha avuto un così largo successo di cantori ed ascoltatori alla Festa di Piedigrotta, Elvira Notari ha tratto ispirazione per questo film. Trattenuto nel suo ambiente naturale con elementi psicologici e stilistici tratti direttamente dell’indagine acuta e sagace della scrittrice, è stato materiato altresì di elementi folkloristici e etnografici, di colore locale e quel che più preme di passione eminentemente paesana. Perché i personaggi che vivificano di sapore meridionale la trama, i loro sentimenti come i loro atti e i loro pensieri sono dipinti così al vivo come li conosciamo attraverso alla letteratura e al teatro. Perciò impeti ed abbattimenti, serenità e cupezza, morbidità e asprezze si alternano fra le multiple vibrazioni di gioia e di dolore, componendo un quadro vasto dai colori contrapposti, dal disegno incisivo in cui la forza e la debolezza si amalgamano e si fondono per ragioni di contrasto e di visuale. La composizione poi si presenta omogenea, complessa nella fattura ma chiara nei motivi dominanti con una progressione dinamica dei valori psichici ed estetici e la sua impostazione facendo astrazione di qualche superfluità aderente allo spirito sentimentale e tragico dell’opera.”
La rivista cinematografica, 10-25 maggio 1924
Copia proveniente dal CSC-Cineteca Nazionale
Con l’acquisto del biglietto sarà possibile visitare nella stessa giornata anche la mostra dedicata a Marcello Dudovich.
di proiezione