Attraverso una narrazione che alterna un taglio documentaristico a ricostruzioni cinematografiche dal forte impatto drammatico, l’opera illustra, in sette differenti capitoli, la nascita e l’evoluzione delle credenze, dei rituali e dell’iconografia legati al secolare fenomeno della stregoneria, partendo dalle culture più primitive sino ad arrivare all’Europa d’inizio Ventesimo secolo. Tramite una continua tensione fra scienza, religione e mitologie pagane, il film offre un ampio spaccato, spesso anche grottesco e ironico, sulle modalità con le quali la stregoneria è stata oggetto di studio e di analisi nel corso della storia umana, fornendo inoltre uno sguardo particolarmente attento alla figura femminile nel corso di secoli bui dominati dal maschilismo e dal patriarcato.
“Un’opera ammaliante e profondamente inquietante, concepita e diretta in modo fantastico oltre che capace di tenere lo spettatore in una sorta d’incantesimo medievale. La maggior parte dei personaggi sembrano usciti da perturbanti dipinti primitivi.”
Variety. Los Angeles, California: Penske Media Corporation, 31 dicembre 1921
“Un autore di grande e non comune immaginazione, con un talento pittorico molto all’avanguardia per il suo tempo. Rappresentando le confessioni dei condannati ai loro inquisitori, Christensen mette in scena più che chiaramente il difficile e spesso mortifero rapporto fra il regista e i propri spettatori.”
New York Times, 12 maggio 1929
Con l’acquisto del biglietto sarà possibile visitare nella stessa giornata anche la mostra dedicata a Marcello Dudovich.
di proiezione