Accompagnamento live a cura de I Sincopatici (Francesca Badalini – pianoforte/ chitarra elettrica, Aurora Bisanti – violino, Luca Casiraghi – batteria/percussioni, Roberto Gelli – basso)
In una futuristica megalopoli divisa tra una classe dirigente che vive in lussuosi grattacieli e una classe operaia costretta a lavorare in condizioni disumane nelle profondità della città, il giovane Freder, figlio del governatore della città, scopre le terribili ingiustizie subite dai lavoratori grazie all’amore di Maria, una bella e angelica donna che predica la pace e la speranza. Tuttavia un folle inventore crea un robot con le sembianze della giovane, con l’intento di seminare caos e distruzione all’interno della società, con il risultato di dare il via ad una vera e propria guerra di classe destinata ad avere pesanti ripercussioni sul destino della distopica metropoli.
“Metropolis non è un film unico: sono due film uniti per il ventre, ma con necessità spirituali divergenti, assolutamente antagonistiche. Presenta, dunque, due elementi antitetici, detentori dello stesso segno nelle zone della nostra sensibilità. Il primo, che potremmo chiamare lirico-puro, è eccellente; l’altro, l’aneddotico o umano, finisce per essere alquanto problematico. Otto Hunte ci annichilisce con la sua colossale visione della città del 2000. Sarà magari sbagliata, e perfino arretrata rispetto alle ultime teorie sulla città del futuro, ma, da un punto di vista fotogenico, è innegabile la sua forza emotiva, la sua inedita e sorprendente bellezza, che si avvale di una tecnica così perfetta da potersi sottoporre ad un esame prolungato senza che neppure per un istante se ne riesca a scoprire il modello plastico.”
Luis Buñuel, in La Gaceta Literaria, n. 9 del 1 maggio 1927
Con l’acquisto del biglietto sarà possibile visitare nella stessa giornata anche la mostra dedicata a Marcello Dudovich.
di proiezione