SUNSET BOULEVARD

Ancora oggi ancora il più crudele e beffardo film su Hollywood, ma è anche una storia accorata sull’invecchiare, e sulle illusioni straziate di tutti.
Regia: Billy Wilder
Anno: 1950
Durata: 110'
Paese: USA

Dettagli

Regia:
Billy Wilder
Anno:
1950
Durata:
110'
Paese:
USA
Lingua:
Versione originale con sottotitoli in italiano

Sunset Boulevard (Viale del tramonto)

Regia: Billy Wilder
Sceneggiatura: Billy Wilder, Charles Brackett, D.M. Marshman Jr.
Fotografia: John F. Seitz
Montaggio: Doane Harrison, Arthur P. Schmidt
Musiche: Franz Waxman
Cast: William Holden, Gloria Swanson, Erich von Stroheim, Nancy Olson, Fred Clark

“Sedeva vicino a me e sapeva di tuberose, un odore che non ho mai potuto sopportare”. Leggenda vuole che Gloria Swanson adorasse Narcisse noir, profumo creato da Ernest Daltroff per Caron nel 1911, dunque opportunamente desueto nel 1950; ne abusava, infestava i set, e in specie quello di Sunset Boulevard. Tre anni prima, lo stesso profumo aveva dato titolo al film di Powell e Pressburger, Narciso nero; in entrambi i casi storie d’una follia, d’un delirio dei sensi fuori tempo o fuori luogo. Da un fuori luogo, da una curva sbagliata del destino parte la storia di Joe Gillis, giovane sceneggiatore senza fortuna che per sfuggire ai creditori sterza su un vialetto lungo Sunset Boulevard; finisce nella villa di un’anziana diva del muto, che vive una vita macabra e grottesca tra memorie di passato splendore; ne diventa il mantenuto e poi, tra pietà e disgusto, l’amante, e la fine è nota: le mort saisit le vif, quando cerca di andarsene lei gli spara, lui morirà per raccontare la storia. Sunset Boulevard è ancora il più crudele e beffardo film su Hollywood, il più calibrato nei chiaroscuri, sostenuto da un umorismo nero di cui Eric von Stroheim è il gran cerimoniere; ma è anche una storia accorata sull’invecchiare, e sulle illusioni straziate di tutti. A ogni visione la performance di Gloria Swanson è più insostenibile, quella di William Holden più coinvolgente – memorabile tenerezza del dialogo notturno, lungo i set della Paramount, tra due che si stanno innamorando, e lui, contrappunto olfattivo, dice a lei che profuma di aria fresca e biancheria pulita. (Per la cronaca. In Narcisse noir non c’è tuberosa. È l’abbraccio mortale tra il fiordarancio colto un attimo prima della disfatta e il sandalo di Mysore. Nel 1948 era invece uscito con gran successo Fracas, tuberosa intossicante, nato dall’estro tempestoso di Germaine Cellier. Quanto Fracas dovevano aver subito Wilder e Brackett, nei party hollywodiani di quegli anni… Così ho sempre pensato che fosse quella la tuberosa che intrideva la chioma posticcia di Norma Desmond, quel cono di luce striato di fumo, mentre un vecchio proiettore rimanda i fantasmi muti di Queen Kelly. Ma questa, come direbbe lo stesso Wilder, è un’altra storia – sulla quale forse mi sono già dilungata troppo).

Paola Cristalli

Le date

di proiezione

domenica 10 Agosto 2025
  • 17:00
  • Cineteca Milano Arlecchino
    Via San Pietro all'Orto 9, 20121 Milano MI
    Lingua: Versione originale con sottotitoli in italiano