Il conte Campana, un elegante e giovane poeta, affitta una tenuta di campagna vicino a Roma. Qui incontra Maria, la bella moglie dell’affittuario Mariano, costantemente minacciata e maltrattata dal marito. Nel frattempo Campana conosce e si invaghisce della principessa Sora, che abita nella tenuta accanto. Tra seduzioni, inganni e delitti la storia conduce a un finale tutt’altro che prevedibile.
“Un film che abbia per interpreti artisti di diversi paesi e che cerchi di appagare il gusto di tutti i pubblici, fondendo armonicamente i suoi elementi essenziali, oltre la sicura garanzia di un’immediata realizzazione commerciale, avrà assicurato preventivamente lo smercio su tutti i mercati europei interessati. Per tale fatto la produzione può svolgersi in un’atmosfera di calma e nella sicurezza che ogni fatica non sarà inutile; permetterà ai realizzatori la possibilità di studiare e di perfezionare la tecnica del film stesso, di sbizzarrire la fantasia e la ricerca artistica, di andare sempre più oltre per dire quella parola nuova che il pubblico di ogni paese, nella presente stanchezza, dimostra di attendere soprattutto dal cinematografo.”
Veritas, Sul cammino della rinascita, Al Cinema, Anno 7, n. 33, 12 agosto 1928
“La grandezza degli interpreti, la profonda poesia del luogo, la potenza drammatica della trama, fanno di Villa Falconieri un capolavoro.”
Cine-gazzettino, Anno III, n.36, 8 settembre 1928
Con l’acquisto del biglietto sarà possibile visitare nella stessa giornata anche la mostra dedicata a Marcello Dudovich.
di proiezione