Georges Brassens è una voce di libertà, ironia e poesia, una delle più limpide che l’intera storia della canzone abbia mai avuto. Il suo prestigio a livello mondiale ha fatto sì che dalla sua arte germogliassero, nel tempo, tante altre voci. Alcune davvero inimmaginabili. Avreste mai pensato, ad esempio, di sentir cantare Brassens in russo, greco, giapponese o addirittura in latino? Babylon Brassens spazia tra le versioni più insolite e sorprendenti: le trasposizioni in spagnolo di Paco Ibáñez, in giapponese di Higashino e in greco di Dimitris Bogdis; le interpretazioni del russo Avanessov, gli arrangiamenti degli americani Asleep at the Wheel. Non mancheranno le famosissime interpretazioni svampiane. I Duperdu arricchiscono questo straniante carosello con le personalissime versioni che hanno osato comporre, contagiati dal sacro fuoco della traduzione.
Con le traduzioni dei Duperdu; e con le traduzioni dell’Archivio Internazionale di Nanni Svampa inserite nell’Archivio Storico Cabaret Italiano di Flavio Oreglio; consulenza sull’opera di Brassens Prof.ssa Mirella Conenna; primo spettatore Renato Sarti; regia, spazio scenico, costumi, editing audio Marta M. Marangoni; scenografie e costumi SUNOMI; la costumeria sociale di Minima Theatralia; responsabili costumeria Dina Tarabini e Ruslana Lytvynyuk; sarta Silvia Rieux; si ringrazia EBC srl Europe Broadcasting Communication di Guido Veronesi organizzazione Dianora Zacchè; produzione Minima Theatralia con la collaborazione del Teatro della Cooperativa
Cast & Credits: di e con Duperdu | Marta M. Marangoni e Fabio Wolf musiche di Georges Brassens
di messa in scena